
57 giorni, 8 mila miglia e 15 stati attraversati, 2 oceani e un golfo, innumerevoli piatti assaggiati, circa 4000 foto scattate, 27 tra libri e riviste di cucina acquistati, una giostra infinita di sapori nuovi (e talvolta strani), trascritti immediatamente su un quadernetto marrone (adesso invaso di macchie) che non vede l’ora di essere utilizzato…
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Questo è stato il mio viaggio alla scoperta dell’autentico “american food”, un cibo americano ricco di sorprese e diversità, a dispetto dei pregiudizi e delle esagerazioni.
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Un cibo variegato e multietnico che è la sintesi di affascinanti influenze e contaminazioni da tutto il mondo, ma allo stesso tempo, è ancora tipico e territoriale e ci parla di tradizioni consolidate e irrinunciabili…
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Come la classica colazione salata, breakfast a base di caffè bollente filtrato, uova e bacon che si arricchisce, al sud, di fragranti biscuits e pomodori verdi fritti;
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o come l’impareggiabile pollo fritto che conta più di 50 versioni, almeno una per ogni stato e per ogni nonna che lo cucina;
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o ancora come la deliziosa jambalaya, saporito e piccante simbolo, insieme al gumbo e ai fagioli rossi stufati, della cucina creola e cajun;
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come tutta l’esperienza tex mex, fatta, ancora una volta, di culture incrociate e aneddoti succulenti almeno quanto lo sono tacos, tortillas con salsa e quesadillas farcite;
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come la diatriba irrisolvibile, sulle allegre e vocianti tavolate del New Mexico, tra red o green chili, i due piccantissimi peperoncini che accendono il sapore di enchiladas, carnitas e chicharrones;
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e come l’incredibile cucina di pesce, crostacei e frutti di mare delle coste che regala giganteschi crabs (granchi), clams (vongole) e oysters (ostriche) a volontà;
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e ancora come la cucina organic, healty, gustosa, fresca, creativa e talvolta stravagante, di San Francisco, la più europea delle città americane;
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per non parlare del bizzarro ricettario italoamericano fatto di piatti che suonano come spaghetti and meatballs, chicken parmigiana o muffuletta, che ormai italiani non sono più ma ne conservano la seduzione e soprattutto hanno il potere di risvegliare antichi e profondi ricordi;
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senza infine tralasciare l’infinito repertorio di panini, sandwich, pastrami, bagel, hamburger e po’boys che nessun altro paese al mondo può vantare. La vera e propria arte di racchiudere in un panino tutto ciò che è umanamente (e forse anche no!) commestibile e gustoso.
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Tutto questo è stato il mio viaggio in America e adesso non vedo l’ora di fare il tratto più bello, fino alla cucina di casa 7, per poter condividere con voi, “amici dei fornelli”, questa nuova e divertentissima esperienza.
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Vi aspetto per cucinare insieme e, come sempre per assaggiare, bere, raccontare, dire, fare, mangiare… ENJOY!
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sabato 14 marzo 2015
dalle 12.30 alle 15.30
La colazione americana
Vi aspettano: granola, frutta & yogurt, scrambled eggs and bacon con toast, Eggs Benedict, bagel al salmone, biscuits del sud con gravy ai funghi, waffel e sciroppo d’acero, pan cake e banana bread.
In abbinamento: caffè americano, Mimosa cocktail; Morning Flower cocktail; Eye Opener cocktail
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mercoledì 18 marzo 2015
dalle 20.00 alle 23.00
Appetizing South: in viaggio tra Sud Carolina, Alabama e Lousiana
Cucineremo insieme: pomodori verdi fritti, She Crab soup (zuppa di granchio), Crab cake (polpette di granchio), okra and tomato, Shrimps and Grits (gamberi fritti e minestra di mais bianco), ice cream pecan pie
In abbinamento: Ice sweet tea (tè freddo del sud), Purloo cocktail
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sabato 21 marzo 2015
dalle 12.30 alle 15.30
Il pollo fritto è una questione di donne: dedicato a Martha’s Lou, Willie Mae’s e la mitica Dooky Chase
Cucineremo insieme the best ever fried chicken & sides delle più famose cuoche americane, cioè pollo fritto e tanti contorni: baked mac & cheese (pasta al forno gratinata), corn bread (pane di mais), old fashoned coleslaw (insalata di cavolo), potato salad (insalata di patate), white beans & rice (fagioli bianchi e riso), peac cobbler dessert (sformato di pesche).
In abbinamento: Lousiana Lemonade, Scarlett O’Hara cocktail
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mercoledì 25 marzo 2015
dalle 20.00 alle 23.00
I sapori di New Orleans tra cucina creola e cajun
Cucineremo insieme the trinity of New Orleans: filé seafood gumbo (zuppa di crostacei piccante con riso bianco), Cajun jambalaya (riso speziato con carne, pollo, salsiccia affumicata e verdure) , Monday red beans & rice (riso e fagioli del lunedì), bread pudding e banana Foster.
In abbinamento: Hurricane cocktail, New Orleans spicy Oyster Tabasco Bloody Mary, Sazerac
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sabato 11 aprile 2015
dalle 12.30 alle 15.30
I panini migliori d’America
Dal “Philly cheese steak” simbolo di Philadelphia, al “broccoli, garlic and provolone ciabatta” (vincitore della più grande sfida tra panini USA), dal sandwich al pastrami di New York con senape e cetrioli, al “po’boys con ostriche o gamberi fritti” di New Orleans, dal classico BLT sandwich, all’italoamericana “muffuletta”, realizzeremo insieme una sfilza di panini farciti giganteschi, golosi ed esageratamente americani.
In abbinamento: birre artigianali, sodas e mini shot
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mercoledì 22 aprile 2015
dalle 20.00 alle 23.00
Tex mex e New Mexican food
Burrito di carne e breakfast burrito vegetariano, Tacos, Green and red enchiladas, Tostados con guacamole, salsa di queso e pico de gallo, Quesadilla, Spicy tortilla soup, Steack fajitas salad, flautas, arroz
In abbinamento: Margarita on the rocks e Voodoo Sunrise
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mercoledì 29 aprile 2015
dalle 20.00 alle 23.00
San Francisco on my mind
California style dinner ovvero: clam chowder in a sourdought bowl (zuppa di vongole cremosa servita in una forma di pane), San Francisco new style clam chowder (versione leggera e moderna della zuppa di vongole), lobster roll (sandwich con aragosta), garlic bread stick and mussel (cozze con pane all’aglio), organic herbs and salad, veggie soup, melon cake.
In abbinamento: vini californiani e organic smoothies
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