gattò a francisi cioè il nostro timballo del Gattopardo
Giovedì, Novembre 26th, 2009Lo ammetto: era la prima volta che lo facevo ma evidentemente il fazzoletto di lino di Angelica Sedara, l’acconciatura con tanto di retina gattopardesca e soprattutto la presenza di Mariano al mio fianco mi hanno portato fortuna. Il timballo di maccheroni era quanto di più desiderato e temuto nella mia carriera di cuoca e volevo che venisse proprio come Giuseppe Tomasi di Lampedusa l’aveva descritto, con l’oro brunito dell’involucro, la fragranza di zucchero e di cannella… il fumo carico di aromi quando il coltello squarciava la crosta… i fegatini di pollo, le ovette dure, le sfilettature di prosciutto, di pollo e di tartufi nella massa untuosa, caldissima di maccheroncini corti, cui l’estratto di carne conferiva un prezioso color camoscio”. Soprattutto non volevo far torto a Visconti che nel film del 1963 aveva, con tutta la perfezione stilistica del caso e impareggiabile coerenza gastronomica, mostrato una torre sontuosa di pasta sfoglia a più strati “come vuole la tradizione” che aveva fatto esclamare con sollievo al bel Tancredi “pensa se avessimo cominciato con un potage”. Insomma lo sappiamo che più un piatto è mitico e più è difficile affrontarlo però stavolta posso dire con orgoglio che il NOSTRO timballo realizzato seguendo la ricetta del 1860 del “gattò a francisi” è riuscito. Non ci credete? Ecco la prova dei nostri eroi, Mariano e io cucinatori!
PS: Per chi volesse cimentarsi ecco la ricetta, è lungo ma non difficilissimo, in bocca al lupo e se volete il fazzoletto di Angelica come amuleto sono disposta ad affittarlo:
Il timballo di maccheroni.
tratto da
Il gattopardo, Luchino Visconti, 1963. (more…)