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Archivio per la categoria: 'la cuoca sul Gambero Rosso'


i “fric e fur” della cuoca accanto

Venerdì, Giugno 4th, 2010

domani sera alle 21.00 da non perdere la nuova rubrica sul Gambero Rosso Channel (canale 410 Sky), dedicata agli aperitivi all’italiana. I cocktail sono di Federico Mastellari, l’intrattenitore coi baffi (leggi insuperabile e magnifico uomo da bar) è Marco Sabellico, e la cuochessa sono io, “la cuoca accanto, quella che fa i fric e fur” (definizione mai più azzeccata ad opera del mitico e adorabile assistente di studio Enrichetto!).

Buon aperitivo.

V.

PS. chi me lo doveva dire un giorno di andare in onda prima di Nigella…




fritte o al forno?

Venerdì, Marzo 19th, 2010

oggi il mondo si divide in due, quelli che rigorosamente fritte, crema pasticcera e amarena e gli altri, tristemente al forno…

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La ricetta è tratta da Tuttifritti, of course… e gli auguri speciali sono per il mio paparino

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Zeppole di San Giuseppe

Pare che San Giuseppe, oltre ad essere un bravo falegname, facesse anche il friggitore. Così almeno dice la tradizione popolare che lo ha investito anche dell’epiteto di Santo delle frittelle. In realtà San Giuseppe è il protettore dei poveri e per questo, in molte regioni meridionali, il 19 marzo le famiglie più abbienti organizzavano banchetti in suo onore invitando i poveri. La tavola veniva benedetta da un sacerdote e i padroni di casa, per un giorno, servivano gli ospiti speciali. Un’antica usanza salentina ad esempio vuole che quegli ospiti siano tredici e che vengano servite tredici portate, cominciando dalla minestra di ciceri e tria, proseguendo con le “barbe di San Giuseppe (pasta all’uovo con ricotta e pepe per ricordare la barba brizzolata del Santo) e finendo con le Zeppole. Di zeppole, bignè fritti e frittelle in onore del Santo del 19 marzo ce ne sono a centinaia, quella che segue è forse la più diffusa, la versione pugliese e campana, ovvero ciambelle di pasta choux, fritte nell’olio o nello strutto e guarnite con crema pasticcera e amarene. Altrettanto famose sono quelle romane dove i bignè vengono buttati nell’olio a cucchiaiate e poi riempiti di crema e spolverati di zucchero a velo.

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il panino dell’amoooor…

Mercoledì, Febbraio 10th, 2010

Domenica purtroppo o per fortuna è San Valentino, croce e delizia di fiorai,  gioielleri, profumieri e anche e soprattutto ristoratori. Mai come in questi giorni siamo invasi da proposte di menu dell’amore, piatti afrodisiaci, cene a due, ricette della conquista, cuori fiori e candele per rendere efficace (mah!!!) la festa dedicata agli innamorati.  Anche riviste,  tv e blog non lesinano consigli e suggerimenti più o meno credibili per realizzare a casa la serata perfetta. Liberi di crederci o no, io ho riproposto nel post scorso la zuppa magica convinta che funzioni se uno lo vuole veramente. In alternativa, per un San Valentino più sdrammatizzato e concreto mi sembra più adatto questo mega panino, simbolo dell’amore più verace e sostanzioso. Vi ricorda qualcosa? E’ il panino di Totò con tutto dentro, quello della scena di Napoli milionaria in cui il mitico è alle prese con uno sfilatino da cui escono miracolosamente primo secondo e contorno e poi anche la saliera, le posate e il tovagliolo. Come ho scritto sul gambero di questo mese: questo panino è un omaggio alla fantasia e all’arte di arrangiarsi. Ideale come cibo da condividere, per una esagerato pranzo in due o per una cinematografica tavolata con gli amici più intimi che non avranno paura di addentare il maxi panino, di prendere gli spaghetti direttamene con le mani o di lasciarsi andare a una scarpetta voluttuosa di uova e acciughe.

Buon (ironico) San Valentino. (more…)




l’intramontabile zuppa (magica)

Venerdì, Gennaio 29th, 2010

è tornata, è sempre lei, la zuppa più magica e necessaria che ci sia. Quella che fa innamorare o che riesce a trattenere le persone, quella che cambia l’umore o la vita.

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E’ sul gambero di febbraio, doveroso omaggio a San Valentino e al pane che tutto crea e tutto fa (accadere). Ma è anche in versione filmata tratta da quella splendida cosa che si chiamava Spizzichi e bocconi.

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Eccola qui, con tanto di ricetta e luuunga spiegazione.  Provatela… e fatemi sapere!

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Questa è una zuppa magica, cioè con dei poteri. Se viene realizzata come si deve e con tutti gli accorgimenti e le scaramanzie dovute ha la capacità di “trattenere” la persona per cui la si prepara. Naturalmente deve esserci, forte, il desiderio di trattenere, ovvero di far rimanere con sé chi mangerà la zuppa. Come dire questa non è una zuppa da offrire a chiunque, non è un cibo per passanti. (more…)




tutte le feste si porta via…

Giovedì, Gennaio 7th, 2010

è andata, siamo fuori dal tunnel…

ma un posticino per un ultimo assaggio festoso c’è ancora. E allora ecco le polpette di foie gras, quasi un piatto di riciclo per chi ha fatto avanzare in frigo un po’ di quella delizia fondente e proibita.  Per gli altri poco male, in questi giorni di saldo anche i supermercati fanno a gara per far fuori bloc e terrine. La ricetta è sul Gambero di gennaio, ma senza foto, piccola ingiustizia per un bocconcino sì prelibato. Rimedio qui allegando anche la ricetta facile facile. Buone polpette allora e se non dovessimo vederci presto anche  Buona pasqua, Buon Ferragosto e BUON ANNO (more…)




tutta fritta ma ancora viva

Lunedì, Novembre 23rd, 2009

un po’ in ritardo ecco un assaggio della presentazione di TUTTIFRITTI a Roma alla Città del Gusto. Le foto, bellissime, sono di Giacomo Foti, e tutta la fotogallery si può vedere sul sito del Gambero. E’ stata una piacevolissima serata, saporita e croccante come un buon fritto. I piatti, una ricca carrellata di fritti dall’aperitivo al dolce, sono stati preparati ALLA PERFEZIONE da Davide Mazza, chef talentuoso, umile, gentile e FORTUNATO (lo sa lui perché!!!) che finalmente ho conosciuto di persona e col quale mi auguro di collaborare ancora. Laura (Mantovano, vicedirettore e direttore editoriale libri del GR) è stata come sempre generosa ed entusiasta nel raccontare il libro e la mia passione senza limiti per la cucina. Che dire, ancora una volta  una bella emozione per me, e quel senso misto di stupore e straniamento per tanta gente interessata, ad ascoltarmi per ore (c’è stata pure una divertentissima polemica sull’assenza, nel libro, del carciofo alla giudìa, invocato a gran voce in nome di Trilussa!!!),  per il fatto di trovarmi sul palcoscenico del Teatro della Cucina, dove di solito ci sono gli chef più importanti d’Italia, per essere stata intervistata nientemeno che dal mitico Gioacchino Bonsignore del TG5 (a proposito ma poi è andato in onda a Gusto?) e soprattutto per essere stata supportata da una brigata di allievi del corso Professione cuoco, cioè quello che avevo fatto io solo qualche anno fa. Tutto ciò è incredibile e mi rende veramente felice perché come diceva De Andrè “la strada è lunga ma ne vedo la fine…”




regina del fritto… per un giorno!

Mercoledì, Novembre 4th, 2009

Il simpatico volume è ufficialmente nelle librerie, sabato lo presentiamo a Como, a casa 7, tra fritture di tutti i tipi e fiumi di bollicine (dallo champagne allo spumante rosé, dal prosecco alle birre, e vabbè per chi vuole anche acqua minerale e chinotto). Mercoledì 11 ci sarà la prima romana alla Città del gusto e già la settimana scorsa c’è stata l’anteprima televisiva RSI ai Cucinatori. Su youtube gira da qualche giorno questo video in cui si vede chiaramente la passione verace e intensa dell’autrice per l’argomento… Insomma non ci si può più tirare indietro, e dunque CHE FRITTO SIA!!! E che io mi riveli finalmente per quel che sono: niente più e niente meno che una friggitrice. E a tal proposito, e non a mia discolpa, voglio pubblicare qui l’introduzione al libro, semmai ci fossero ancora dubbi…

Se dovessi cercare le origini della mia “memoria gastronomica olfattiva”, (more…)





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